La sindrome dello yo-yo: quando la dieta (drastica) fa prendere peso!

Print Friendly, PDF & Email
Attenzione alla dieta! (e alla sindrome dello yo-yo)

Se vi è capitato di seguire una dieta (in particolare nei casi di sovrappeso, obesità..) non dovrebbe suonare nuovo il fenomeno della cosìdetta sindrome dello yo-yo (termine coniato da Kelly Brownell della Yale University).  Si tratta di quella situazione dove durante un percorso di dieta ipocalorica particolarmente restrittiva si presentano oscillazioni del peso che portano verso la ripresa dei chili persi e tendenzialmente ad un incremento del peso anche più di quello di partenza. Le ragioni che possono spiegare questo fenomeno sono sia biologiche che psicologiche.

Quello che avviene appena intrapresa la dieta restrittiva è una perdita di peso nel breve periodo che però è dovuta in primo luogo alla perdita di acqua, proteine della massa muscolare e in misura minore del grasso. Ciò che avviene al nostro corpo di fronte ad una bassa assunzione calorica (repentina) è il posizionarsi in uno stato di "allerta malnutrizione" . In stato di carenza il corpo recupera di nuovo il peso sottoforma però di massa grassa (il tessuto adiposo ha infatti funzioni termoisolanti, di riserva e meccaniche e dovrebbe attestarsi intorno al 10-15% del nostro peso corporeo) anche di più della fase iniziale (ad un aumento del grasso corporeo vi è un rallentamento del metabolismo). 

A tali aspetti si vanno ad aggiungere (in una relazione di reciproca influenza) i fattori psicologici.

Se inizialmente riscontriamo di riuscire agevolmente nell'impresa di limitarci nell'assunzione di cibo sperimentando sopresa ed orgoglio, successivamente nella fase di rallentamento della perdita di peso può insidiarsi il pensiero critico "come mai non sto dimagrendo come prima?" associato a delusione.  In particolare un approccio sabotante "tutta questa fatica non serve a niente, mollo tutto" e la possibilità di riprendere le vecchie abitudini alimentari attraverso "sgarri alimentari" determinerà il riacquisto del peso e nuovamente la ripresa della dieta in un circolo vizioso senza fine.

I pensieri sabotanti e il circolo di mantenimento diventano un importante oggetto di intervento durante la consulenza di psicologia alimentare al fine di supportare il lavoro svolto dalle altre figure professionali impegnate alla definizione del regime alimentare adeguato alle esigenze del caso.

 

Amigo, I., Fernandez, C. (2007) Effects of diets and their role in weight control, in Psychology, Healthy Medicine, vol. 12, nº 3, pp. 312–327

Sibilia, L. (2001) La trappola delle diete. Psicologia Contemporanea. Mar-Apr, 164, 58-64

 

 

Print Friendly, PDF & Email